Guglielmo Caccia detto Il Moncalvo, Madonna di Loreto con il Bambino, San Giovanni Battista e San Giorgio – Lorenzo Zunino

Orsola Caccia – Lorenzo Zunino
29 Maggio 2018
Gaudenzio Ferrari il genio del Rinascimento piemontese
8 Dicembre 2020

Guglielmo Caccia detto Il Moncalvo, Madonna di Loreto con il Bambino, San Giovanni Battista e San Giorgio – Lorenzo Zunino

Guglielmo Caccia detto “Il Moncalvo”

Madonna di Loreto con il Bambino, San Giovanni Battista e San Giorgio

Lorenzo Zunino

L’opera sembra appartenere ancora ad un tempo iniziale nella pittura di Guglielmo Caccia. Forse ancora prima della data 1602, a cui sembra attribuirsi la consegna. Le eventuali ricerche d’archivio potrebbero fare luce sulla datazione e sulle vicende legate alla committenza. 

L’iconografia è unica nel percorso del pittore che mai in altre opere è conosciuto per avere dipinto la Madonna Nera con il Bambino in braccio e per questo deve avere eseguito alla perfezione le indicazioni dei committenti. La pala rappresenta la Madonna di Loreto con il tipico vestito arricchito di gioielli preziosi detta dalmatica, con in braccio il Bambino, entrambi incoronati. Due angeli volanti reggono ai lati altrettanti candelabri. In basso San Giovanni Battista stringe in grembo l’agnello ed indica il Bambino alle sue spalle. San Giorgio, abbigliato da militare è ripreso nell’atto di devozione con la spada appena riposta ed il drago in basso. La Vergine è in piedi su di un piedistallo circondato da un tessuto verde scuro, mentre alle sue spalle un tappeto funge da quinta chiuso ai due lati in alto da due lembi dello stesso tessuto verde. 

La struttura arcaica e l’impostazione delle figure evidenzia la precocità del lavoro di Guglielmo Caccia, che ancora sembra accordarsi con il ricordo dei suoi maestri, soprattutto del Biancaro, ma che nel contempo sente a pieno l’influenza della contemporanea pittura della bottega dei Lanino, a cui collabora da tempo. 

In particolare la scena appare seguire la stessa struttura compositiva della Madonna con il Bambino, San Michele e San Rocco, della pala di Guarene datata 1595.