CAMILLO PROCACCINI 

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CAMILLO PROCACCINI. LA BOTTEGA TRA INNOVAZIONE E TRADIZIONE NELLA MILANO DI INIZIO SEICENTO.

ASSUNZIONE DELLA VERGINE, olio su tela 1613c. Chiesa di Sant’Alessandro in Zebedia Milano

Il dipinto con l’Assunzione della Vergine è posizionato nell’ultima cappella della navata destra. Commissionato nel 1612 è stato consegnato presumibilmente l’anno successivo e sicuramente collocato in altro sito, forse nella sagrestia, in attesa dell’ultimazione dei lavori della grande chiesa. La Vergine e gli Angeli sono illuminati da una luce che cade dall’alto. Il mantello e la veste della protagonista si accendono al centro della composizione nei colori blu e rosso. L’impianto riprende la pala con lo stesso soggetto realizzato per la cappella dell’Immacolata nella cheisa di San Francesco a Lodi e quello per la tela con gli Apostoli alla tomba della Vergine della chiesa di Santa Maria Maggiore a Begamo. Il disegno conservato a Berlino, puo essere considerato lo studio per tutte e tre le opere considerate.

Questa connessione tra più dopinti sta a significare come un modello compositivo messo apunto precocemente, possa essede utilizzato nel tempo ad integrazione di ulteriori scene complesse. I riferimenti sono quelli manieristi, con l’espressione della solitdità e delle gestualità di derivazone michelangiolesca, tipica della visione figurativa emiliana di metà Cinquecento. Fase storica che ha visto come protagonisti Prospero Fontana e Pellegrino Tibaldi, artisti che avevano a suo tempo influito sulla pittura di Ercole Procaccini, padre di Camillo.

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