Orsola Caccia – Lorenzo Zunino

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Orsola Caccia – Lorenzo Zunino

Orsola Maddalena Caccia -La Madonna offre il Bambino a San Domenico

Orsola Maddalena (Moncalvo AT 1596 – 1676)

La Madonna offre il Bambino a San Domenico

L’opera misura cm 180×130 ed appare perfetta nello stato di conservazione con la tela che mostra la cucitura centrale come spesso si usava fare al tempo. La Vergine viene rappresentata nel gesto di offerta del Bambino a San Domenico, seduta su un cumulo di nuvole scuro. Il viso contiene la grazia e la raffinatezza della scuola ” moncalvesca”, con la probabile derivazione da un cartone in possesso della bottega. Particolare significativo sono le dita delle mani che mantengono la tipica forma allungata ed affusolata. Formidabile è l’equilibrio cromatico rivelato nelle vesti di Maria, con il rosa che divide sapientemente i due lati delle tuniche giocate sulla gradazione del blu e sul viola pervinca. Il San Domenico dalla veste scura viene sapientemente illuminato nel viso per consentire alla scena di concentrarsi sullo sguardo intenso tra il Santo ed il piccolo Bambino Gesù. Il viso del figlio è un apoteosi tecnica in cui l’introspezione psicologica mostra lo stato animo sospeso tra curiosità ed irrequietezza ad un passo dal pianto infantile. Tre piccolo angeli concentrano i loro sguardi da punti di vista differenti, sulla scena clou e mostrano la grande sicurezza con cui la pittrice si ritrova a dipingere ormai in età matura. In basso si apre uno squarcio di paesaggio con il mare in prospettiva ed un tralcio di giglio con due fiori bianchi sono posati in primo piano come firma che la tradizione critica ha attribuito alla suora pittrice.

La tela è accompagnata dalla certificazione di Mina Gregori, rilasciata negli anni Sessanta al precedente possessore, su carta intestata alla storica  Via Gino Capponi 26 50121 Firenze, che Vine di seguito riportata fedelmente:

Questo dipinto fa conoscere lo sviluppo della bottega di Guglielmo Moncalvo. Del Moncalvo e della figlia Maddalena si riconoscono a prima vista i tipi degli angioletti con i riccioli biondi che hanno ruoli ben precisi nella scena: due di essi hanno aperto le nubi per l’apparizione della Madonna, il terzo si è inginocchiato per adorare il Bambino accolto tra le braccia da San Domenico. La Madonna che dalle nuvole si protende verso il Santo presenta un interessante sviluppo dell’arte del Moncalvo, che conferma le note pervenuteci. La utilizzazione e la caratterizzazione tipologica si collegano infatti, nella semplicità calcolata della figura e nel profilo del viso, all’arte del Cerano, uno degli iniziatori del Seicento lombardo. Sappiamo infatti che la figlia del Moncalvo operò anche in Lombardia. Questo dipinto è dunque l’interessante e raro documento della fase inoltrata dell’arte moncalvesca, che sembra ragionevole debba identificarsi con l’attività di Maddalena Moncalvo.                                                                              

                                                                                              Mina Gregori